Commento sotto forma di lettera
Ma quanto eri bugiardo, Mark.
Se davvero tu avessi creduto questo, non l’avresti scritto. E’
questo il tuo messaggio, per me. La realtà è inconoscibile e
indescrivibile, forse invivibile. Ma tu figlio di puttana amore
mio hai continuato a descriverla.
Ti piaceva spezzettarla, vero? Ne hai fatto un’opera più reale
della realtà che tu negavi, vedi in quale paradosso ti sei
cacciato.
La prima volta che ti ho incontrato ho pensato che tu fossi
un’anima irrimediabilmente perduta. Disconnesso, infelice,
scacciato dal paradiso dell’esistente per vagare fra le ombre dei
per-sempre-estromessi.
Gli uomini che si voltano della poesia
“Forse un mattino” di Eugenio Montale, quelli che con un terrore di
ubriaco vedono il vuoto dietro di sé.
Ma quando mai. Tu quel cammello l’hai creato, non l’hai guardato
passare. Sono io che lo guardo con i tuoi occhi, ma ho scoperto il
segreto. Tu dici : “L’hai rovinato per sempre”.
Vorresti farmi credere che bastava vivere l’attimo senza
descriverlo, senza dargli la Tua forma, o meglio quella che tu vuoi
che abbia. Non è vero, Mark, l’attimo esiste perché noi lo
raccontiamo.
Tu mi hai ingannata per farmi intuire una verità, e io rido,
Mark, perché rovinarlo per sempre è l’unico modo per dargli forma.
Parlarne. E’ chiaro che parlarne vuol dire farlo svanire, ma
contemporaneamente vuol dire farlo esistere.
Chiaro? Chiaro sì, ma solo dopo l’intervento del fattore P. Il
piacere. E’ tutto lì il tuo insegnamento, Mark, quell’inizio di una
sedia che è solo un inizio, quell’altrove sempre inafferrabile
soprattutto quando diventa presente per poi farti dire che il
presente non c’è. Il tuo segreto è aver giocato sempre sulla
soglia, aver camminato sul filo, ma quale filo, Mark? Se tu hai
il piacere di vivere, allora sei un funambolo che cammina in
equilibrio........ .........su di una corda tesa a un millimetro
dal prato.
Era questo il gioco, questo il tuo segreto?
🌿
[Modificato da Falkenna 21/07/2020 14:21]