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05/11/2008 15:31 | |
non me ne vogliate se sono "scarso" filodiseta, 04/11/2008 12.16:
(virgola), con ammiccamento strusciato a mezza scala, con la stola che cala e la sottana che scalcia
quando mi lasci, ballo da sola
corda di chitarra per le tue dita
poggiata alla scagliola, sono mille
sui lampadari a goccia ritorco l’onda
scompiglio il rosso al collo cavo, scavo
il gesso addosso abbianca a mezza scala
non senti che ti chiamo sul davanti
Quando ti lascio non farmene una colpa
se sotto al portico il mio occhio
si sviluppa oltre l’incarnato.
Ci sono istanti in cui uno sguardo,
il semplice ondeggiare delle anche
o quei capelli sciolti sulle spalle
ispirano molto più di Schopenhauer
E’ quando maliziosa abbassi gli occhi
o sostieni il mio sguardo cercandone il contatto,
che la mia mente vaga
ed il davanti s’erge su cime tempestose.
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06/11/2008 09:01 | |
(,le virgole , non sono a caso. la protagonista sale all’incontro seguita a vista dal suo body guard di razza indiana, sempre a braccia conserte, ché pugnala con gli occhi. Lei vuole salvaguardare la sua giugulare di destra e non sa che potrebbe già essere stata colpita alle spalle, prima di cominciare)
“pesano cime tempestose sul davanti mentre m’incorri
il passo da gazzella, mi sciogli i tacchi, scivolo la stola
tra i tuoi polpacci e i miei capelli ,irrorano due vite
ispirandoti colli a picco più di Schopenhauer
spingo di luce al taglio il terzo piano e tu richiudi
il body guard che apposta ,orecchi ai passi sempre più vicini
allo sfregare sale sulle spalle, al scendere le mani sui fruscii
tra un flop di palpebre e il copione da battere tre volte”
[Modificato da fil0diseta 06/11/2008 09:09] |
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06/11/2008 13:13 | |
(,le virgole non sono a caso. Il protagonista si trova coinvolto in una situazione non preventivata. Lui ha notato, il body-guard alle spalle, ma non se ne preoccupa, va incontro alla passione sapendo di giocare una partita pericolosa, ma importante, e teme che lei confonda la vena cava con la giugulare, prima di cominciare)
“E’ un ludico copione in risonanza con corde tese e plettro
fra mugolii e bisbigli di voci roche, umide, contratte,
sopra le ciglia schiuse, che mirano dall’alto
strette calli e ciuffi di trifoglio in fiore
scendono giù dal lobo tracce di te in riccioli di notte
chiudiamo fuori il resto che non conta
poi sopra l’anche io poggerò i per sempre
e ti proteggerò le spalle con la mia stessa vita.”
[Modificato da anumamundi 06/11/2008 13:13] |
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09/11/2008 17:15 | |
(senza virgole né maiuscole di sorta, lui si ritrova fra un limbo ed il raccordo anulare. Al di là della sua porta nemmeno il body-guard si intravede in lontananza. Accenna un passo a due con la sua donna immaginaria e nel vortice della danza si sviluppa il suo amplesso con due stupende compagne: solitudine, disperazione.)
“invece… si rimane soli
fra le lenzuola a fiori ancora stese
e le porte chiodate
con bocche appena scucite
a disegnare ghirigori sulla pelle
per quanto possa bastare
ma sono solo sogni a metà
e del tuo seno
mi rimane il profumo immaginato
lo stesso della spallina che scendeva
e del tuo ventre ignudo
o delle cosce magre che dondolavano
al suono dell’estate
avrei spiccato il volo
ed avrei avuto mani al posto delle ali
la stessa mano che ora
dirige il grande vuoto attorno a me”
[Modificato da fil0diseta 09/11/2008 17:55] |
| | | | Post: 781 | Amministratore forum | | OFFLINE |
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09/11/2008 17:49 | |
(lui solo disperato, senza virgole, né body guard, né giugulare, né anulare, né dita, né colonna al casello, incrocia le braccia sul tavolino e s'addormenta)
[Modificato da fil0diseta 11/11/2008 11:57] |
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10/11/2008 10:49 | |
(lui disperato perché le parole sono sempre inadatte, decide di salutarla. Ha provato a superare il servizio d'ordine, il body-guard, ma inutilmente, lui li scova sempre. Alla fine si è arreso davanti all'impossibilità di rimanere soli. L’amerà come non ha mai amato e poi proverà a restarsene in silenzio)
“non sono bravo a chiamarla per nome
ma se all’orecchio lei bisbiglia il mio
mutano forze ancestrali dal ventre e
mi disseto del suo essere donna
senza fretta suggello il nostro patto
di lingua sulla nuca e dietro ai lobi
e quando il gioco, poi, diventa duro
strazio passi di valzer sopra al letto”
[Modificato da anumamundi 10/11/2008 10:50] |
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